“Ci prepariamo a dibattere, fino al nostro Congresso di fine gennaio 2025, su come rilanciare politiche, progetti, iniziative ed a rinnovare i Organismi dirigenti, donne e uomini capaci di far procedere la nostra Organizzazione, in spirito di confederalità e forti dei nostri valori fondativi, in questo terzo millennio di molteplici cambiamenti e di transizioni epocali” ha esordito Salvatore Dinoi, segretario generale dei Pensionati (Fnp) Cisl Taranto Brindisi, avviando i lavori del Consiglio generale territoriale, tenutosi a Taranto presso la sede della Cisl a Taranto.
“Importante quanto annunciato dal Governo, in ordine all’aumento degli stanziamenti per il Fondo Sanitario Nazionale, destinati ad assunzioni e stabilizzazioni, a fronte di un progressivo definanziamento del Servizio Sanitario Nazionale per ben 37 i miliardi sottratti alla salute pubblica e operato dai Governi degli ultimi 15 anni – ha proseguito Dinoi – sosteniamo, però, che va contrastato il rischio di lasciare l’universalismo delle prestazioni solo sulla carta, visto che l’accesso risulta ad oggi sempre più legato alla possibilità di sostenere personalmente le spese o di disporre di un fondo sanitario o di una polizza assicurativa che, in ogni caso, non potranno mai garantire nemmeno ai più abbienti una copertura totale.”
Sui servizi sociali territoriali “abbiamo bisogno di comprendere se è ancora possibile impostare con Comuni e Ambiti Territoriali Sociali Taranto Brindisi un corretto rapporto concertativo sui Piani Sociali di Zona, che parta sempre dal rispetto degli impegni assunti nel Protocollo sulla Concertazione firmato da tutti gli Ambiti – ha concluso il segretario – mentre sulla rivalutazione di tutte le pensioni, in attesa di leggere il testo definitivo della manovra prendiamo atto di quanto dichiarato dal Governo, anche al fine di contrastare un’inflazione che in Italia ha colpito duramente tutti, soprattutto i redditi medio-bassi.”
Nel suo intervento, Gianfranco Solazzo segretario generale della Cisl Taranto Brindisi ha rimarcato: “vivremo l’imminente stagione congressuale della Cisl puntando al massimo coinvolgimento, dei nostri associati, rilanciando i temi a noi cari della partecipazione e della corresponsabilità sociale con l’orgoglio di appartenere ad una grande Organizzazione.”
Le misure previste in Legge di bilancio, ha proseguito il segretario “seppur limitate sono a favore del ceto medio. Tra queste, il taglio del cuneo fiscale e contributivo, reso strutturale ed esteso a 40 mila euro; la continuità strutturale dell’accorpamento delle prime aliquote Irpef; la conferma per un triennio della defiscalizzazione al 5% su salari di produttività e welfare contrattato; la conferma della defiscalizzazione dei fringe benefit fino a 1000 euro per tutti, con soglia raddoppiata per chi ha figli e inoltre per i nuovi assunti che accettano di trasferire la propria residenza oltre 100 km il limite passa a 5000 euro; la conferma ed il rafforzamento fino al 2027 degli incentivi alle assunzioni di giovani, donne e lavoratori svantaggiati al Sud o in area Zes. Inoltre, il Fondo Sanitario nazionale sale dai 134 mld di quest’anno ai 136,5 mld del 2025 per salire a 143,2 mld nel 2026 e risorse per 5,5 mld sono previsti per i rinnovi dei contratti pubblici sul triennio 2025-2027. Ed ancora, l’indicizzazione delle pensioni all’inflazione, la proroga della quota 103, dell’opzione donna e dell’Ape sociale, gli incentivi fiscali e contributivi ai lavoratori che ritardano il pensionamento.
Tutto ciò ed anche altro, ha concluso Solazzo “possiamo apprezzare anche perché taluni risultati sono frutto esclusivo della caparbietà della nostra Confederazione, di non voler rinunciare mai al confronto e senza ricorrere alla politicizzazione del ruolo sindacale né alla proclamazione di scioperi generali preventivi.”
Concludendo il dibattito, Filippo Turi, segretario generale della Fnp Cisl di Puglia ha parlato del percorso congressuale come di “un esercizio di democrazia e di partecipazione per decidere politiche e progetti di una Organizzazione che ha scelto di agire sempre in autonomia, con responsabilità, valutando i fatti e decidendo come rapportarsi con le nostre controparti che non considera mai amiche o nemiche.”
Gli attuali 144 articoli della Manovra di Bilancio, ha evidenziato Turi “per quanto riguarda i pensionati, non contengono a questo momento la promessa perequazione delle pensioni ma prendiamo atto che il Ministro si era impegnato in tal senso e dunque in fase di trattativa, quando saremo convocati, intendiamo riproporre la questione – evocando altre misure come “il taglio del cuneo fiscale, l’accorpamento delle aliquote per alcune delle quali chiederemo di aumentare la soglia ma, a fronte di ciò, l’aumento di 3 euro per le pensioni minime che non si può proprio tollerare, anche in presenza di una evasione e di una elusione fiscale che sono ancora battaglie da vincere come sistema Paese.”
In Puglia, ha concluso Turi “le criticità continuano a riguardare sanità, welfare, non autosufficienza ed i caregiver familiari, il sostegno alle famiglie, le Liste d’attesa e, non ultimo, il dato dell’8,4% dei cittadini che ha rinunciato alle cure. La politica si pieghi al confronto e alla contrattazione sociale.”