Apprezzando la sensibilità di S.E. il Prefetto di Brindisi Dott. Luigi Carnevale e la disponibilità del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, per l’incontro di oggi in Prefettura, anche se con tempi contingentati, alla presenza anche dell’On. Mauro D’Attis, abbiamo ribadito il rischio che i due sistemi importanti, quelli dell’energia e della chimica, deflagrino definitivamente, determinando ricadute irreversibili soprattutto sul sistema indotto. Ciò che già accade per la Sir dove sono partite le lettere di licenziamento. Il peso della vertenza, abbiamo aggiunto, condividendo una riflessione dello stesso Ministro Pichetto Fratin, necessita del coinvolgimento di altri Ministeri, come quello del Lavoro, perché in attesa che si realizzino gli […]
La Regione Puglia ha avviato la fase di ascolto delle distinte proposte di Aziende interessate ad investire sul territorio brindisino? Bene, anche se siamo perplessi per la modalità. Si faccia presto, allora e si convochino anche le Organizzazioni sindacali confederali che, da tempo immemore, rivendicano investimenti pubblici e privati, piani industriali credibili e cantierabili in tempi certi. Non vorremmo mai che cassa integrazione, licenziamenti e depauperamento industriale diventino l’alternativa alla transizione energetica ed industriale cui Brindisi è chiamata, come mai prima nella sua storia. Fa specie, comunque, apprendere solo informalmente e casualmente notizie di incontri attinenti a questioni di stretto interesse sindacale e che sono oggetto e materia di tavoli […]
Il 2024 dovrebbe essere l’anno della messa a terra degli investimenti del Pnrr, circa 200md oltre alle risorse che rivengono dalla Politica di coesione, la cui fetta più grossa è destinata al nostro Mezzogiorno.La vera resilienza dell’Italia dipenderà, pertanto, dalla capacità di spesa di tutte le risorse finanziarie che il Next-generation-EU ci ha accordato per le nostre note fragilità su scuola, sanità, trasporti, energia, infrastrutture idriche, portuali, ecc.Dunque: il tempo delle evocazioni e dei proclami, sport altamente praticato nel nostro Paese, è esaurito; ora servono le opere da realizzare alla scadenza stabilita, ovvero dicembre 2026. Questa mole di finanziamenti dovrebbe costituire ideale medicamento contro il cronicizzarsi di criticità economiche e […]