Da UST CISL:

La Regione Puglia si è dotata di una Legge che istituisce il “Reddito di Dignità regionale per l’inclusione attiva” a favore di soggetti in condizione di povertà, con reddito familiare Isee annuo non superiore a 3 mila euro. In Puglia sono ancora tante le famiglie in tali condizioni e questa Legge, che per il primo anno reca in dote risorse importanti pari a 100 milioni, si propone di attivare per circa 20 mila beneficiari percorsi di inclusione sociale, ovvero tirocini formativi e socio-lavorativi retribuiti con un massimo di 600 euro mensili.
Purtroppo, questa non è l’anticamera di un lavoro stabile che, forse, potrà diventarlo solo per alcuni mentre per la maggior parte dei beneficiari – se non si vuol illudere l’opinione pubblica – va detto con franchezza che si tratta di assistenza e, per giunta, a tempo determinato, cioè non superiore a 12 mesi.
Ovviamente, è meglio questo che niente, almeno per il momento ma è chiaro che bisognerà lavorare perché la stessa misura possa, col tempo, portare a soluzioni di lavoro meno precarie.
Il provvedimento sta entrando ormai nella fase attuativa e dal prossimo mese di settembre sarà possibile inoltrare le relative domande.
E’ opportuno tener conto che quest’ultime non dovranno essere presentate in forma cartacea né alcuna documentazione cartacea deve essere allegata e che gli sportelli dei Comuni – Segretariato sociale, Servizi sociali, Ufficio Rapporti con il Pubblico/URP, ecc. – potranno rilasciare informazioni senza, però, poter raccogliere direttamente le richieste di accesso al ReD.
Le domande, infatti, andranno presentate mediante la piattaforma informatica regionale di prossima attivazione, con procedura telematica direttamente dal cittadino o mediante delega ad uno dei Servizi di Caf o di Patronato sindacale già abilitati ad operare sul territorio di riferimento.
Per quanto riguarda la Cisl, nell’attesa che le procedure siano attivate e sia resa accessibile la piattaforma informatica regionale, gli uffici Caf Cisl provinciali e comunali capillarmente diffusi nel territorio di Taranto e nel territorio di Brindisi, sono già disponibili per i cittadini che siano interessati a verificare la validità aggiornata della propria certificazione Isee, necessaria, come detto, per accedere al ReD.
Il successo dell’iniziativa regionale dipenderà molto da come le Istituzioni pubbliche in primo luogo ma anche l’Imprenditoria privata ed il Terzo Settore si attiveranno per presentare “progetti di tirocinio per l’inclusione sociale” ovvero “progetti di sussidiarietà e prossimità nelle comunità locali” che consentano di stipulare un patto di inclusione socio-lavorativa e le relative attività cui abbinare il contributo monetario previsto dalla Regione che verrà erogato dall’Inps.
La Cisl Taranto Brindisi ritiene che il ReD, pur con tutti i limiti sopra evidenziati, sia occasione importante per tante famiglie in condizione di povertà vera e lo è, soprattutto, per le persone inoccupate o che abbiano perso il lavoro ma vogliono tentare ancora di reinserirsi nel circuito lavorativo. Proprio per questo non solo essa è impegnata per la corretta attuazione delle norme regionali ma mette le proprie strutture a disposizione di quanti siano interessati a presentare domanda di accesso, considerando questa del ReD una vera e propria scommessa sociale da vincere.

CISL TARANTO BRINDISI

Taranto, 11 luglio 2016

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