Sta per giungere al capolinea una campagna elettorale per le politiche nazionali alquanto strana, gridata da tante bocche ma con poche, pochissime orecchie di leader politici ad aver dato la sensazione di saper cogliere effettivamente le grida di dolore di commercianti, di imprese di tutti i settori, dal manifatturiero all’ agroalimentare, dalla vendita al dettaglio agli ambulanti.
Qui c’è la carne viva dell’economia territoriale, mentre c’è già chi scende in piazza per denunciare la crisi pesante che sta colpendo tutti i redditi, in particolare quelli dei lavoratori dipendenti che con la chiusura delle attività rischiano i licenziamenti, e quelli dei pensionati, molti dei quali già al minimo di sopravvivenza.
Quasi non bastasse, una vera e propria povertà energetica sta per esplodere anche nel nostro territorio Taranto Brindisi, dove già tante, persone e famiglie si rivolgono ai nostri centri CAF e di Patronato per aggiornarsi circa la possibilità di sostegni economici pubblici, ovvero di bonus che possano consentite loro di superare la settimana successiva.
Frattanto tutti aspettano che il Governo attutisca il colpo pesante delle bollette di luce e gas, che registreranno impennate con i consumi autunnali e invernali.
A titolo di pro memoria e di responsabilità preventiva da assegnare al Governo che verrà, non è inutile, ancora una volta, evidenziare la cecità delle classi dirigenti del nostro Paese in merito ad una mancata, seria politica energetica nazionale, piuttosto subalterna ai tanti no ideologici anziché funzionale ad una visione di futuro, non limitato cioè alle successive competizioni elettorali.
Perciò oggi l’Italia è in ginocchio, dipendente in maniera sostanziale dalle fonti fossili e con innumerevoli progetti di Fonti da energia rinnovabile (FER) fermi presso gli Enti preposti, perché mancanti delle relative autorizzazioni, se non addirittura ostacolati da chi immagina danni visivi per l’installazione di una pala eolica o improbabili danni paesaggistici dovuti all’installazione di un pannello fotovoltaico persino sul tetto di un edificio condominiale.
Oggi questa cecità – solo aggravata dalle conseguenze della guerra in Ucraina – sta penalizzando il Paese, con l’ulteriore aggravante di una dialettica elettorale caratterizzata da offese ed odio che non lasciano presagire un post elezioni responsabile e concentrato sui bisogni della gente ed in particolare sul Mezzogiorno.
Giovanni, donne, lavoro: avrebbero dovuto togliere il sonno ai competitori politici, per individuare soluzioni piuttosto che fare promesse irrealizzabili o di breve respiro e, d’altro canto, escludendo decisamente la possibilità che si dia corso all’autonomia differenziata tra regioni, in antitesi con i principi base di quel PNRR che l’Europa ci ha concesso al fine di costruire una Italia unica ed unita.
Chissà perché la Germania è riuscita in poco tempo a diventare un Paese unito dopo la caduta del muro di Berlino mentre l’Italia da un secolo si continua a parlare di Nord e Sud!
La Cisl, sindacato libero, pluralista, laico, autonomo dai partiti, non darà mai indicazioni di voto ma è indubbio che il Paese ha bisogno di una vera classe dirigente che faccia della solidarietà nazionale il valore cardine, fino a ripensare l’avvenuta modifica del Titolo V della Costituzione che ha creato 20 sistemi sanitari regionali, così come ora si vorrebbero creare 20 sistemi di scuola pubblica diversi.
E che dire di una situazione ambientale e sanitaria che pare non aver fatto tesoro di una emergenza pandemica senza precedenti, peraltro ancora in atto, tra varianti e sottovarianti ?
Quanto accaduto nelle Marche dimostra, ancora una volta, la necessità di intervenire sull’emergenza ambientale ed idrogeologica, anche in virtù dei continui allarmi che la natura lancia da anni.
E sulla questione sanitaria, rischiamo di rassegnarci ad un dramma che sta mettendo a rischio la vita di operatori e operatrici del settore e soprattutto di cittadine e cittadini bisognosi di cura e di assistenza .
Apprendere dalla stampa che l’unico medico in servizio al pronto soccorso dell’ospedale Giannuzzi di Manduria si è visto costretto ad assentarsi per un’altra emergenza, ovvero per assistere un paziente in ambulanza trasportato a Taranto, è la dimostrazione di come si stia approdando verso una catalessi sanitaria a causa della quale ci si abituerà a non meravigliarsi più di niente in tema di in appropriatezza della sanità pubblica.
Come Cisl Taranto Brindisi abbiamo in fase di programmazione, per il prossimo 3 ottobre, un convegno pubblico che ha per titolo “Le Comunità Energetiche” con l’obiettivo di implementare il dibattito comunitario su una delle opportunità innovative in materia ambientale, economica e sociale che potrebbe offrire un importante sostegno alla povertà energetica molto presente nei nostri territori.
Pnrr, Fondo complementare nazionale, React Eu, Fondi del ciclo europeo 2021/27, sommano tra loro circa 200md finalizzarti al solo Mezzogiorno: ecco l’opportunità di un processo virtuoso che, sebbene sia stato assente nel dibattito preelettorale, potrebbe effettivamente contribuire a risollevarci oltre ogni ragionevole dubbio dall’attuale rabbia e disperazione, restituendo speranza di presente e di futuro in particolar modo alle nostre giovani generazioni.
di Gianfranco Solazzo – Segretario Generale Cisl Taranto Brindisi
23 settembre 2022