“Le opportunità di sviluppo, di nuova occupazione e di sostenibilità dei sistemi industriali di Brindisi e di Taranto, che ospitano eccellenze produttive ed infrastrutturali, possono sopravanzare le criticità determinate dalle transizioni epocali in atto e da processi di riconversione inediti. Occorre un patto di responsabilità per operare insieme, attivare sinergie, salvaguardare ed arricchire le peculiarità settoriali – portualità, agricoltura, agroindustria, agroalimentare, enogastronomia, aeronautica, farmaceutica, economia del mare, cantieristica, logistica, turismo, servizi, cultura, tradizioni… – offrendo alternative ai tanti giovani che abbandonano le nostre città ed investendo su istruzione, studio e formazione di competenze.”
Il segretario generale Gianfranco Solazzo introducendo il convegno Cisl, territoriale e regionale pugliese, “Sviluppo del Territorio, tra crisi e opportunità” tenutosi oggi presso l’Istituto Alberghiero di Brindisi ha, dunque, chiesto alla politica e alle istituzioni di riempire di significato i concetti di sviluppo e di crescita, puntando a “pianificare strategie che rispettino le specificità produttive di entrambe le province, laddove industria non è solo acciaio, energia, chimica, ecc. ma comprende anche il sistema produttivo che ruota intorno al settore dell’agricoltura e dell’agroalimentare” e proponendo, al contempo che “poiché Terna non dichiarato essenziale la riconversione a Gas della centrale Enel di Cerano, posticiparne la chiusura risulterebbe utile ai fini della sicurezza energetica nazionale e al momento l’unica valida alternativa alla perdita secca della connessa occupazione diretta e indiretta.”
Argomenti chiave quali “la siderurgia e la produzione di energia rinnovabile, evocano processi che possono incidere qui più radicalmente sulla crescita economica e occupazionale ma se accompagnati da investimenti sulle relative filiere, come quelle inerenti agli impianti dell’eolico offshore per la produzione di lamiere strutturali, turbine, piattaforme, pale eoliche innovative, sistemi di accumulo – ha argomentato ancora Solazzo – e considerando che la necessità di acciaio di qualità per tali filiere è considerevole e che il siderurgico di Taranto potrebbe risultare funzionale a tali produzioni e ricevere di contro, dai grandi player che stanno investendo sulle rinnovabili, l’energia necessaria per il suo processo di decarbonizzazione, perché non pensare ad un distretto industriale che punti addirittura ad esportare know-how?”
Sono seguiti gli interventi di Giuseppe Marchionna Sindaco di Brindisi “indisponibile a subire l’attuale stato di inerzia; entro il 2024 gli interventi per la reindustrializzazione dovranno essere compiuti”, di Ugo Patroni Griffi Presidente Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale che ha ricordato “il regolamento Cee sulle reti trans europee, secondo cui Brindisi ha lo stato di porto core ed anche che tali porti devono essere hub energetici con stoccaggi di carburante pulito, obbligatoriamente legati ad una filiera industriale.”
Sergio Prete Presidente Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio Porto di Taranto ha riferito che “nei prossimi giorni sarà presentato il nuovo piano industriale del siderurgico, che è imminente il completamento dei dragaggi e che si è in attesa insieme con il porto di Brindisi che si concretizzino i progetti degli impianti dell’eolico offshore”; per Donato Pentassuglia Assessore regionale alle politiche agricole e forestali “dobbiamo performare l’accesso alle aziende con personale qualificato ma anche con la buona manovalanza. Occorre recuperare i ritardi cui è stato condotto questo territorio.”
Per Vincenzo Cesareo Presidente CCIAA Brindisi-Taranto “occorre pensare ad una destagionalizzazione dei servizi turistici, puntando sulle ricchezze e sulla tradizionale capacità di accoglienza delle nostre comunità” mentre per Gabriele Menotti Lippolis Presidente Confindustria Brindisi “è da 20 anni che c’è chi contrasta l’opportunità di nuovi investimenti produttivi in questo territorio.”
In conclusione, Antonio Castellucci, Segretario Generale Cisl Puglia ha definito “la Cisl come il sindacato del confronto e della partecipazione, che guarda al merito, ricercando sempre una comune visione di sviluppo e di occupazione aggiuntiva, che aprono alla speranza ed alle opportunità di crescita dei territori. Così come emerso dal dibattito occorre contaminarsi in senso positivo che significa lavorare insieme uscendo dalla mera logica delle criticità, per valorizzare le molteplici potenzialità qui presenti. E’ necessario però intervenire facendo rete. Il sistema-Puglia presenta molte criticità sulle quali noi chiediamo confronti di merito, tanto alle imprese quanto alle istituzioni a tutti i livelli, per condividere un Patto sociale, anche in funzione delle scadenze della messa a terra dei fondi PNRR e per individuare percorsi che rispondano alle legittime attese di futuro delle nostre comunità.”
I lavori del convegno sono stati moderati da Anna Saponaro, giornalista di Antenna Sud.