Apprendiamo, dagli organi di stampa, dell’intesa intervenuta tra la Leonardo S.p.A. e la Magnaghi Aeronautica S.p.A. con la multinazionale nord americana Radia, del settore aerospaziale, per il progetto WindRunner, l’aereo più grande del mondo pensato per il trasporto di pale per turbine eoliche di oltre 105 metri.E’ un’ottima notizia apprendere che, associazioni d’impresa e istituzioni italiane, stanno lavorando affinché tale progetto possa essere realizzato interamente in Italia e, soprattutto, che si sta prospettando l’ipotesi che tale investimento possa effettuarsi in Puglia.E ciò in virtù delle opportunità logistiche ed aeroportuali offerte, segnatamente a Taranto/Grottaglie e a Brindisi.Come Cisl rilanciamo tale notizia, i cui sviluppi, pare, siano collegati al prossimo insediamento del neo Presidente degli Stati Uniti che dovrà, eventualmente, formalizzare la conclusione dell’accordo.Noi confidiamo che, nel frattempo, politica, parlamentari, istituzioni locali, enti strumentali, associazioni d’impresa, prendano in carico tale straordinaria opportunità produttiva, economica e occupazionale, affinché ci sia un’azione comune al fine di candidare le nostre realtà per tale imponente investimento.L’obiettivo comune sarà spingere, il Governo nazionale, a tenere conto di quella transizione industriale ed energetica che non poche criticità sta producendo, dal punto di vista produttivo e occupazionale, nei nostri territori, i più attenzionati da sostegni di cassa integrazione, naspi e licenziamenti.Confidiamo, al riguardo, che possa riproporsi lo stesso percorso da noi sollecitato in riferimento al DL Energia n. 81/2023, convertito con L. n. 11/2024, per l’individuazione di due aree demaniali marittime del Mezzogiorno che, proprio grazie ad uno specifico emendamento, individuò appunto il porto di Taranto e quello di Brindisi, da destinare alla realizzazione di infrastrutture, funzionali allo sviluppo della cantieristica navale, per le filiere dell’eolico offshore.Quanto alle opportunità collegate all’intesa con Radia, si prefigurerebbe anche che il WindRunner possa essere interamente costruito in Italia, anziché parti di esso – come fusoliera e carrello di atterraggio – perciò consideriamo meritorio l’impegno che sta profondendo in tal senso Confindustria Brindisi con il Distretto dell’Aerospazio della Campania, insieme alla Leonardo S.p.A. e la Magnaghi Aeronautica S.p.A., che giocano la partita in prima battuta con la società Radia.E’ noto come Brindisi paghi il prezzo di una transizione industriale ed energetica delicatissimache riguarda la Centrale Federico II con la chiusura decisa per fine 2025 e il sistema produttivo EniVersalis, con lo smantellamento della chimica di base, senza trascurare le incognite della farmaceutica con la prevista vendita dello stabilimento di Euroapi.Certamente, è una buona notizia quella dell’emendamento approvato, con cui diventa legge l’Accordo di programma per il processo di decarbonizzazione di Brindisi e di Civitavecchia e si prevede la nomina di un commissario con poteri speciali, per velocizzare procedure e investimenti. Ora però, come sempre abbiamo sostenuto, si abbia, da parte di tutti, l’ interesse per attrezzaretale processo con risorse, cantieri e posti di lavoro.Ma, con altrettanto interesse, si punti a conquistare il progetto WindRunner, atteso che tanto Brindisi quanto Grottaglie rappresentano centri d’eccellenza del settore aeronautico.In particolare, a Brindisi insistono la Divisione elicotteri della Leonardo S.p.A. e l’insediamento della General Electric con il sito di Avio Aero; a Grottaglie, sempre per la Leonardo S.p.A. vi è laproduzione di fusoliere per il Boeing 787, che è l’attuale gigante dei cieli, più lo spazio porto.A Grottaglie, va anche ricordato, è in elaborazione da parte della Leonardo S.p.A. il progetto di uno stabilimento multi-divisionale che vedrà insediate contemporaneamente e nella stessa area la Divisione Elicotteri, la Divisione Elettronica, la Divisione Aerostrutture e la Divisione Leonardo Logistic, che consentiranno la nascita di piccole e medie imprese.Bene: la nostra rappresentanza vede Taranto Brindisi come unico territorio ed è per questo che noi non abbiamo mai sofferto di partigianeria. E, quindi, sicuramente candidare quest’area sub-regionale per l’investimento nord-americanoWindRunner sarebbe auspicabile, per agevolare una transizione anche sociale che riservi sviluppo e con esso benefici economici ed occupazionali alle nostre comunità, che continuano a soffrire una preoccupante emigrazione giovanile. Infatti, nella recente classifica pubblicata dal Sole 24 ore, proprio per il fattore lavoro, Taranto conquista (si fa per dire) l’ultima posizione su 107 province, in peggioramento dall’anno scorso e Brindisi, anche se in leggero miglioramento, si posiziona al 91esimo posto.Questi dati non lasciano spazio ad interpretazioni fantasiose e ottimistiche. Il lavoro non è una variabile indipendente per lo sviluppo economico e sociale di una comunità, soprattutto se si intende lavorare per una comunità coesa e inclusiva che non lasci indietro nessuno.
Brindisi e Grottaglie: candidate ideali per il progetto Windrunner di Radia (USA)
Comunicato stampa