Cogliamo con favore l’orientamento emerso dai lavori dell’ultimo Consiglio comunale di Brindisi, convocato in merito al Cis e convenuto su un percorso condiviso anche con le Parti sociali, così come più volte da noi auspicato.
Non casualmente qualche giorno addietro, insieme a Cgil e Uil, avevamo inoltrato una richiesta di convocazione al Presidente della Provincia, allargata a tutti i Sindaci del territorio, proprio in riferimento alla bozza di documento concernente, appunto, i progetti da presentare al Governo, allo scopo di condividere la definizione degli stessi secondo un piano strategico che preveda ricadute di sviluppo e buona occupazione aggiuntiva nell’intera area provinciale.
D’altro canto, pur a fronte di tempi relativamente brevi (entro il prossimo 10 marzo) richiesti per la presentazione e l’approvazione dei progetti da finanziare, il Ministero del Sud ha chiarito che prevarrà la logica del crono programma della loro cantierabilità, oltre all’ opportuno sostegno di Invitalia per le spese di progettazione.
Oggi, a fronte dei ritardi osservati sul Cis dall’ormai lontano giugno 2019 e da noi più volte denunciati, la politica brindisina ha l’opportunità di recuperare una rivendicazione forte in ordine all’entità delle risorse economiche da destinare agli investimenti da programmare.
Peraltro, le risorse con cui adesso finanziarie i progetti non sono al momento quantificabili, giacché nominalmente legati alla qualità e quantità della loro elaborazione.
La situazione occupazionale di quest’area avrebbe meritato – ma c’è sempre tempo per rilanciare il Metodo Brindisi – una più sollecita apertura dialogo sociale.
Al riguardo, fortemente emblematica sarà la manifestazione che coinvolgerà tutto il settore metalmeccanico per sensibilizzare le istituzioni sulla crisi del settore, promossa dalle segreterie provinciali di Fim, Fiom, Uilm di Brindisi per venerdì 4 febbraio p.v.
Auspichiamo, dunque, che diventi patrimonio comune la prospettiva istituzionale con cui rapportarsi alle aspettative legate al Cis, nel senso che al netto del miglioramento della fruibilità delle coste e della loro valorizzazione in termini turistici e culturali, certamente lo stesso Contratto istituzionale non può considerarsi esaustivo della domanda impellente di lavoro e di rilancio economico e produttivo di quest’area territoriale.
Un Patto sociale rimane la via maestra per far tesoro, a Brindisi, di un riavviato percorso di corresponsabilità, che merita di essere valorizzato ed implementato senza ulteriori ritardi.
Dichiarazione di Gianfranco Solazzo – Segretario Generale Cisl Taranto Brindisi
Brindisi, 29 gennaio 2022