Lottare ancora per un 8 marzo in cui le donne possano dire: ce l’abbiamo fatta!
La giornata internazionale per i diritti delle donne, dell’8 marzo, venne istituita per ricordare le conquiste sociali, culturali, politiche ed economiche delle stesse donne e, al contempo, ribadire di quali discriminazioni, soprusi e violenze siano state e, ancora oggi, continuino ad essere vittime in ogni parte del mondo.
Per la ricorrenza di questo 2021, insieme con il Coordinamento Donne della Cisl Taranto Brindisi, abbiamo predisposto un breve video, pubblicato su youtube (https://www.youtube.com/watch?v=X4Znb-m7B-A), contenente testimonianze dirette di nostre dirigenti che, mettendoci la faccia, hanno interpretato con le rispettive testimonianze il comune sentire di tante lavoratrici e di tante pensionate che a noi si rivolgono, presso le nostre sedi e presso il nostro Sistema servizi, per chiedere ascolto e tutela.
Ne è scaturito uno spaccato di sofferenza sociale ma anche di desiderio fortissimo di cambiare lo stato delle cose che, ancora oggi, sottopongono la donna, in Italia, ad ingiustizie sociali indegne di un paese civile.
Le donne, giustamente, chiedono che siano loro a stabilire le loro priorità di vita, di essere libere e di non dover scegliere tra lavoro e mettere su famiglia bensì di essere sostenute in tale scelta, di non essere giudicate per la loro avvenenza ma per le loro competenze, di smetterla con il credere che i loro successi e le loro affermazioni sociali siano sempre frutto di compromessi, di essere libere di decidere sul proprio modo di agire, di non avere preclusioni nell’avanzamento professionale né ottenere minori retribuzioni a parità di prestazione d’opera con gli uomini, di meritare la fiducia allorquando si tratti di agire responsabilità manageriale e sociale.
Chiedono, insomma, di non dover lottare per sentirsi uguali agli uomini ma di vivere e crescere come persone insieme con gli uomini, in tutti gli ambiti sociali; e per questo rivendicano, opportunamente, che sia rilanciato un processo di rieducazione culturale della società, che finalmente azzeri le attuali differenze ancora inspiegabili, specie in ambito salariale e nel perfezionamento della carriera lavorativa.
E si riterranno soddisfatte solo quando gli uomini riconosceranno il pieno raggiungimento di una parità di diritti, di doveri e di libertà, ovvero quando inizieranno ad avere totale rispetto per tutte loro, nessuna esclusa.
Le stesse testimonianze hanno, non per ultimo, richiamato e ribadito i valori Cisl del rispetto di ogni persona, non maschi o femmine ma persone ed hanno sottolineato con forza come una società più giusta non può, né deve prescindere dal ruolo delle donne ma deve passare dalla rimozione di ogni pur minima discriminazione di genere e dalla capacità delle stesse donne di incontrarsi, di dialogare e di fare rete.
Non possiamo continuare ad ascoltare dalle voci delle donne il desiderio di essere riconosciute nella loro dignità!
Femminicidi, violenze domestiche, donne che fuggono da altre violenze, guerre, fame: è necessario continuare ad operare per un mondo che non debba più assistere alle attuali diseguaglianze, così da approdare ad un 8 marzo in cui le donne possano dire: finalmente ce l’abbiamo fatta!
Francesco Solazzo – Segretario generale
7 marzo 2021