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Sicet Cisl: dialogo serrato su politiche abitative territoriali da concepire come livelli essenziali di inclusione sociale

case popolari

La situazione strutturale e lo stato di conservazione che caratterizzano larghissima parte delle abitazioni realizzate, nel tempo, nell’ambito dell’edilizia residenziale pubblica, meriterebbero maggiore attenzione oltreché un permanente monitoraggio delle continue manutenzioni  occorrenti e, in particolare da parte delle Amministrazioni pubbliche e degli Enti strumentali, del volume di risorse finanziarie a tali fini disponibili od effettivamente necessarie.

Esemplare, in tal senso, anche il caso verificatosi ultimamente ad Ostuni, in via Gramsci, dove la caduta di pezzi di intonaco da palazzine Iacp, a seguito della ruggine dei ferri del solaio, ha creato una situazione di potenziale pericolo tale che solo la casualità ha evitato gravissime conseguenze.

Massimo Caliandro

Massimo Caliandro

Il Sicet Cisl Taranto Brindisi rilancia, ancora una volta, in continuità con quanto fatto in questi anni, la propria iniziativa vertenziale nelle due province su questi temi – oggetto, oltretutto, della carta dei diritti fondamentali della UE – auspicando un dialogo sociale finalmente in grado di progettare e di realizzare, anche mediante la redazione concertata e condivisa di crono programmi, interventi mirati sull’intero patrimonio abitativo pubblico nelle aree territoriali e comunali di riferimento, oltre alla pianificazione di nuova edilizia residenziale pubblica, anche in tal caso partendo dal censimento dei bisogni abitativi.

“Se a livello europeo il diritto ad una abitazione dignitosa presenta  forti connotazioni, non sempre accade altrettanto in Italia, sebbene la giurisprudenza costituzionale ne abbia più volte riconosciuto la valenza di diritto sociale strettamente correlato alla dignità e alla qualità di vita di ogni persona e, in particolare, alle categorie socialmente più deboli  – dichiara Massimo Caliandro, Segretario reggente Sicet Cisl Taranto Brindisi – peraltro, anche la Corte dei Conti ha rilevato che, il finanziamento dell’edilizia residenziale pubblica, con le leggi di bilancio dello Stato è venuto a contrarsi nel periodo 2016-2018, sfociando nell’azzeramento delle risorse aggiuntive a disposizione di Regioni e Comuni.”

Come Sicet Cisl  “constatiamo come ancora non risultino dotati, i bisogni abitativi, di un’espressa tutela al pari di altri diritti come quelli alla salute o al lavoro – chiosa Caliandro –  anzi, al contrario, il diritto all’abitazione non solo risulta condizionato finanziariamente ma è ancora lontano dall’ottenere una parametrazione in termini di livelli essenziali delle prestazioni. Ecco, allora, come tutto ciò necessiti, da subito, di un ampio fronte dialogante tra Istituzioni e parti sociali ai vari livelli.”

 

                                                                                                         UFFICIO STAMPA

4 ottobre 2020